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Visualizzazione dei post da 2014

La fidanzata del Re

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Durante il laboratorio teatrale con una seconda elementare ho chiesto ai bambini di pensare a un regalo speciale da fare a un Re. Come succede sempre con loro sono venute fuori cose estremamente simpatiche come "100 euro per comprare un nuovo castello", oppure originali come "un pranzo meraviglioso solo io e il Re", o  tenere come "la felicità" o "un cane fedele" e, infine,  utili come "una penna d'oro che scrive da sola". Poi ho chiesto di disegnare quei regali e a quel punto è arrivata, inevitabile, la domanda di una bambina: "Lucia, come faccio a disegnare la felicità?". "Pensaci - ho risposto - e disegna quello che per te è felicità". Ed ecco il disegno  "Ho pensato che per il Re la felicità era una fidanzata."

Libri in pentola

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Lettura animata per bambini. Argomento: alimentazione. Nel pentolone si alternano le storie dei libri e gli ingredienti magici. Alla fine, mentre la strega e il cuoco versano nel pentolone una bella quantità di coloratissima farina arcobaleno, un bambino coi capelli ricci ricci fa sentire la sua voce:  "MA VOI SIETE PICCOLI!!!" Ops... siamo stati scoperti, ho pensato.

Dietro le quinte

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Il pubblico dei bambini adora guardare dietro le quinte dopo uno spettacolo, e a noi piace invitarli a conoscere i pupazzi, gli oggetti, i segreti. Le reazioni sono sempre sorprendenti. Una piccolina di circa due anni zittisce tutti con un: "Innanzi tutto i pupazzi che mi piacciono di più me li porto a casa mia." Un bambino di 5 o 6 anni prende una delle spade che il protagonista ha usato nella storia, ci gioca un po' e poi con la massima serietà dice a gran voce: "Da grande voglio venire a fare l'attore per te. Voglio fare il cavaliere, segnati il mio nome!" Uno di quelli grandi invece, uno di quelli che ha passato gli 8 anni e sa tutto della vita e del mondo, guarda dentro al teatrino e vede i burattini senza vita, i fogli del copione sparsi qua e là, qualche oggetto accantonato in fretta e allora non può più frenarsi: "Lo sapevo che qui dietro c'era tutta una sceneggiatria".

Scuola e Teatro

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Pensieri di settembre.  Nel Paese che vorrei, in tutte le scuole si fa teatro così come si studiano matematica e geografia, perché niente come il teatro migliora la relazione tra i bambini e tra i ragazzi (di quanto farebbe bene al corpo insegnante ne parliamo un'altra volta). Oppure semplicemente perché è gratificante sentirsi dire cose così: "Teatro è la mia materia preferita, viene anche prima di ricreazione".

Lo spettatore bambino

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Secondo la mia esperienza il pubblico dei bambini si divide in cinque categorie. Durante lo spettacolo. 1. Le statue: immobili, occhi spalancati. 2. I cronisti: commentano con l'amico seduto accanto i momenti più emozionanti o divertenti. 3. Gli espressivi: ridono con la bocca, e con tutto il corpo. 4. Gli attori: si immedesimano dicendo ad alta voce "quello sono io" e cercano continuamente l'occasione per raccontarti parte della loro vita. 5. I passionali:   vivono ogni istante sulla propria pelle e  si alzano in piedi inveendo contro il cattivo. Alla fine dello spettacolo. 1. Ti vengono vicino con mamma o papà per ringraziarti. 2. Ti salutano da lontano e corrono a giocare con l'amico. 3. Vengono a dirti che gli è piaciuto tanto. 4. Si avvicinano per dirti grazie, ma in realtà vogliono solo toccare tutto quello che hanno visto muoversi durante la storia. 5. Si infilano da tutte le parti, toccano gli oggetti e fanno parlare i pupazzi con voci in

Solo fantasia

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"La magia del teatro..." – dice l'animatore teatrale prima di una trasformazione scenica. "Ma questa è solo fantasia!" – esclama uno dei bambini, cinque anni e occhi furbetti.

Il cinema a scuola

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La prossima volta che preparo un progetto video-cinematografico per le scuole, invece delle solite finalità e i noiosi obiettivi, metterò direttamente quello che i bambini di quinta hanno scritto alla fine del percorso di quest'anno... - Per fare un cortometraggio bisogna lavorare in squadra. - Ho imparato a fare una sceneggiatura e un piano di lavorazione. - Non sempre una scena viene ai primi tentativi. - Ognuno ha un compito diverso. - Ho imparato che si può fare un film in soggettiva. - Mischiando tante belle idee viene fuori un bel lavoro. - Ho imparato a non arrabbiarmi con i miei compagni quando sbagliano. - Quando si riprende non ci deve essere troppo cielo. - Ho imparato a fare lo story board. - È importante il lavoro di tutti. - Il copione si chiama sceneggiatura. - Ho imparato a tenere a una cosa veramente. - Il cinema è un ottimo modo per mettersi alla prova e confrontarsi. - È difficile recitare. - Fare le riprese è più difficile di que

Ernest e Celestine

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Se volete fare un bagno di dolcezza guardate Ernest e Celestine con un gruppo di bambini, sentirete frasi del tipo: - Ma è un amore questa topolina! - Io sono Ernest. - Io sono Celestine! E alla fine: - Ancora, di nuovo!! Se non avete un gruppo di bambini guardatevelo lo stesso, è una delizia. Per occhi, orecchie, e cuore.

Il teatro in due battute

Che cos'è il teatro? Potete guardare, leggere, osservare, studiare tutto quello che volete, ma alla fine lo spiegano bene i bambini di cinque anni che cos'è. In due battute, alla fine di una rappresentazione. - Abbiamo guardato dietro ed è tutto finto! - Però è bello lo stesso. Benvenuti nel mio blog.