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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

I libri al rogo e la scarpetta di Cenerentola

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Quando leggo di qualcuno che propone di mettere al bando un libro per l'infanzia mi chiedo sempre due cose: l'individuo in questione avrà letto il libro in questione? E poi: ma che terrificante infanzia avrà avuto? Un adulto che crede di dover “difendere” i bambini da una storia non solo dimostra un'ignoranza sconfinata ma non conosce i bambini, minimamente. I bambini sono lettori affamati, curiosi e attenti. I bambini non si lasciano imbrogliare. Non funziona così. Una storia, un libro, uno spettacolo, un gioco, non possono “inculcare” proprio un bel niente in un bambino, perché non è quello il loro scopo, e i bambini lo sanno. Le storie fanno compagnia, più sono belle e più ci fanno compagnia. Nelle storie si riconoscono emozioni personali, e non importa se il personaggio è un maschio o una femmina, non importa se è vestito di rosa o di azzurro, non importa se ha la cravatta o i tacchi a spillo: se quando si arrabbia si arrabbia come me, se quando ha paura ha paura com