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Visualizzazione dei post da 2017

The Square, un punto di vista

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The Square , il film di Ruben Östlund che ha vinto l'ultima Palma d'oro al Festival di Cannes, è stata per me una squisita sorpresa. Mi piace andare al cinema senza sapere nulla della storia e lasciarmi trasportare. T he Square mi ha portato in un mondo ricchissimo dal punto di vista cinematografico, pieno di cose su cui riflettere e discutere dopo la visione.  "Il quadrato è un santuario di fiducia e amore al cui interno abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri" Ma questo blog ha un taglio particolare e quindi non parlerò della critica che il film fa alla nostra opulenta e narcisista società occidentale (forse la cosa meno interessante), o del rapporto con i media, o quello tra arte moderna e vita quotidiana (anche se l'ho trovato fantastico - con tutti quei quadrati a sottolinearlo), o della regia e del cinismo grottesco (scene da thriller seguite da momenti di comicità spiazzante). Quello di cui invece voglio parlare è il ruolo dei bambini nel film.

La Creatura e l'articolo 7

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Uno dei particolari che colpisce molto i bambini durante le presentazioni della  segretissima mappa dei mostri   è che quello che conosciamo come Frankenstein sia in realtà un mostro senza nome. Il dottor Frankenstein è lo scienziato che ha creato il mostro e poi lo ha lasciato al suo destino, senza nome e senza spiegazioni. Frank, illustrazione di Sandro Natalini Per questo quando si parla di cosa portargli per provare a farselo amico, nonostante la sua pericolosità, i bambini tirano fuori idee straordinarie. Ho già detto del bambino che ha proposto un nome nuovo, tutto suo, ecco l'ultima volta invece, un altro bambino pieno di entusiasmo ha detto: "Gli possiamo regalare un abbraccio, sarà contento!" In effetti ripensando al romanzo di Mary Shelley mi sono chiesta come sarebbero andate le cose se la Creatura avesse ricevuto un abbraccio, anche uno solo, dal suo creatore o da qualcun altro. Chissà.  classici BUR - edizione deluxe  illustrazion

Blu

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La scrittura semplice e perfetta di Beatrice Masini incontra una nuova casa editrice votata al brivido . Il risultato è questo libro bellissimo.  BLU, Un'altra storia di Barbablù: a metà tra fiaba e terribile realtà, purtroppo sempre  attuale,  e arricchito dai disegni di Virginia Mori. Dico disegni perché mi pare la parola più giusta, suona come qualcosa di intimo, come gli schizzi su un diario personale. Uno di quei diari segreti chiusi da un piccolo lucchetto e una piccola chiave, come quella che Blu, a piedi scalzi, stringe nella mano sinistra mentre incombe un'ombra molto più grande di lei. Se pensate di conoscere già la storia vi sbagliate, perché qui ci sono nuovi punti di vista, anche quelli degli abitanti del villaggio, in forma teatrale, e ci sono colpi di scena ben piazzati, e altri colori oltre al blu del titolo e della barba.  "Quello che non capisco è perché alla fine dovete essere tutte uguali. Non sapete mai dove fermarvi. [...] Volete sempre sap

Mostri in tournée

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La segretissima mappa dei mostri ha girato in lungo e in largo durante questi dieci mesi di vita, da Taranto a Torino, dalle piazze alle scuole, in mezzo ai bambini di tutte le età. Tre i momenti indimenticabili. Realtà&Finzione Due bambine di 8 anni discutono: - No, i mostri non esistono! - E tu che prove hai per dire questo? I bambini amano giocare con i mostri, perché incarnano le loro paure più profonde, ma in qualche modo rappresentano anche il grande desiderio di superarle. Perciò non è quello che crede ai mostri a dover dimostrare la loro esistenza, bensì il contrario. Non è fantastico? Curiosità&Osservazione Dopo una lettura, durante la quale ho anche spiegato che conosco tutte queste cose sui mostri perché sono andata a trovarli di persona, un bambino si avvicina e dice: - Scusi, posso farle una domanda? - Certo, dimmi. - Posso guardarle il collo? Dopo aver ispezionato il mio collo ed essersi assicurato che non ero stata morsa da Dr

La segretissima mappa dei mostri

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La mia seconda pubblicazione è arrivata nelle librerie lo scorso novembre ma è nata molto tempo prima. Precisamente al tavolino di un bar di una bella via del centro di Bologna, quando, chiacchierando con Sandro Natalini delle cose che ci piacciono e delle collane editoriali interessanti, è sbocciata un'idea: e se scrivessimo una mappa sui mostri? Dopo quella prima timida domanda il cammino ha avuto inizio.  Abbiamo dovuto girare tutto il mondo, parlare con alcuni mostri (non tutti, con la Baba Jaga non abbiamo avuto il coraggio, l'abbiamo osservata da lontano... quella casa con le zampe di gallina mi mette i brividi!) e studiare il modo di affrontare ognuno di loro per dare ai bambini lettori i consigli giusti. Anche questa volta la nostra compagna di viaggio è stata Luisella Arzani, editor della Giralangolo ma anche ideatrice della bellissima collana LeMilleunaMappa. E così tra mail e telefonate, oggetti da spostare e mostri da sacrificare per mancanza di spaz